Carissimi Amici della Sezione di Chirurgia Endoscopica, Mininvasiva e Robotica Pediatrica,
in prossimità di Natale e del nuovo anno abbiamo pensato di portare alla vostra attenzione tre lavori sul trattamento dello Pneumotorace, recentemente pubblicati. Non esistono protocolli condivisi e linee guida specifiche per la terapia dello pneumotorace (PNX) in età pediatrica, ma tutti e tre i lavori concludono nel mettere in prima linea il trattamento chirurgico. Come al solito in allegato la sintesi dei lavori ed il link per scaricarli nella loro versione originale. Abbiamo inoltre richiesto per il prossimo Febbraio 2022 di programmare un incontro della sezione che sarà svolto per via telematica e l’argomento che verrà sviluppato cosi come democraticamente da Voi deciso sarà la “ Chirurgia toracoscopica”. Come al solito saranno previste due sessioni di comunicazioni una sul tema ed un’altra libera. Le comunicazioni potranno essere inviate al mio Indirizzo di posta elettronica alfonso.papparella@unicampania.it in formato word.
In occasione delle prossime feste auguro a tutti voi un santo Natale e che il prossimo Anno nuovo sia felice, ricco di successi e proficuo lavoro.
Un caro saluto
Alfonso Papparella
Sunouchi T, Watanabe Y, Tomonaga K, Watanabe E, Ichijo C, Hoshino N, Suzuki K, Fujishiro J. Optimal treatment of pneumothorax in adolescents with Marfan syndrome. J Pediatr Surg. 2021 Jul;56(7):1103-1106. doi: 10.1016/j.jpedsurg.2021.03.021. Approfondisci
Attualmente non esistono protocolli condivisi e linee guida specifiche per la terapia dello pneumotorace (PNX) in età pediatrica. I pazienti con Sindrome di Marfan (SM) rappresentano una categoria ad alto rischio di presentazione di PNX in età precoce con elevato tasso di ricorrenza. In questo lavoro svolto da autori asiatici è stata effettuata un’analisi retrospettiva del decorso clinico e rischio di recidiva nei pazienti con SM e PNX in base alla terapia (conservativa o chirurgica). Dal 1999 al 2019, sono stati trattati 23 pazienti pediatrici (14 maschi) con PNX e SM con età media di 15 aa e follow-up medi di 4.5 anni. Il 78% dei pazienti ha presentato una recidiva del PNX sia ipsi che controlaterale, con un 26% dei pazienti che ha mostrato recidive multiple. L’incidenza della recidiva varia significativamente in base alla terapia eseguita, essendo maggiore nel gruppo trattato con terapia conservativa rispetto alla chirurgica (67% vs 14%), inoltre nel 57% dei casi trattati con iniziale approccio conservativo è stato necessario effettuare una terapia chirurgica. Tali dati sottolineano come l’approccio chirurgico di prima linea sia da preferire nel management del PNX in pazienti affetti da SM.
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Miscia ME, Lauriti G, Lisi G, Riccio A, Lelli Chiesa P. Management of Spontaneous Pneumothorax in Children: A Systematic Review and Meta-Analysis. Eur J Pediatr Surg. 2020 Feb;30(1):2-12. doi: 10.1055/s-0039-3402522. Approfondisci
Tragesser CJ, Hafezi N, Colgate CL, Gray BW, Landman MP. Early Surgery for Spontaneous Pneumothorax Associated With Reduced Recurrence, Resource Utilization. J Surg Res. 2021 Sep 10;269:44-50. doi: 10.1016/j.jss.2021.07.007. Approfondisci
Il trattamento dello pneumotorace spontaneo primario (PSP) rappresenta una patologia rara in età pediatrica rispetto all’età adulta, ma quando presente ha un maggior tasso di recidiva. Il picco di incidenza si verifica in età adolescenziale ed al momento non esistono protocolli univoci per la gestione terapeutica dello PSP. In un lavoro di metanalisi si affronta il decorso a seconda della terapia effettuata: conservativa (O2-terapia), drenaggio o chirurgia in età pediatrica. Gli outcomes dello studio includono: durata della degenza, presenza di recidive in base al trattamento e presenza di recidive in base alla presenza di bullae. Dalla ricerca bibliografica sono stati individuati 16 articoli con un totale di 1633 soggetti. La degenza media non varia nei tre gruppi di trattamento, assestandosi sui 6 giorni di degenza. Le recidive appaiono significativamente maggiori nei bambini trattati con terapia medica rispetto alla chirurgica (32% vs 18%, p=0.02), mentre l’aspirazione mediante drenaggio appare associata ad una riduzione del rischio di recidiva rispetto alla terapia conservativa, anche se non in maniera statisticamente significativa. Non sono emerse differenze nell’incidenza di recidive tra i soggetti con presenza di bullae e controlli. Pertanto, gli autori concludono che la terapia chirurgica dello PSP dovrebbe essere preferita in prima istanza in età pediatrica.
Risultati simili sono stati proposti da una recente case series che ha incluso 39 pazienti adolescenti con PSP con un totale di 82 eventi di PNX. Gli autori hanno effettuato un’analisi retrospettiva di tali casi valutando le eventuali associazioni tra caratteristiche cliniche/anagrafiche e timing della toracoscopia e rischio di recidive, durata della degenza, numero di Rx torace. Dai dati raccolti, non è emerso nessun parametro clinico e demografico che fosse predittore del rischio di recidiva. Il timing della toracoscopia invece è risultato associato a differenze nel decorso clinico. In particolare, i pazienti sono stati suddivisi in “early VATS” (toracoscopia eseguita come prima linea di trattamento nella giornata dell’ammissione ospedaliera) o “late VATS” (in tutti gli altri casi). Il gruppo con early VATS ha mostrato una significativa riduzione della degenza ospedaliera media, del numero di Rx torace eseguiti, del tasso di recidiva e del numero di riammissioni ospedaliere. Pertanto, tali dati suggeriscono fortemente di utilizzare l’approccio toracoscopico come prima linea di trattamento per il management terapeutico del PSP in età pediatrica.